Battery 2030+, in arrivo le batterie del futuro
Il Politecnico di Torino in primo piano per l’Italia
Battery 2030+ : si studiano nuove batterie con più autonomia
La diffusione delle auto elettriche inevitabilmente è legato allo sviluppo della batterie. Il business delle batterie agli ioni di litio vedrà una forte crescita a partire dal 2025.
L’Europa non vuole rimanere in panchina, per questo ha lanciato il progetto “Battery 2030+”, che coinvolge 5 università, 8 centri di ricerca e 3 associazioni industriali. Lo studio mira ad aumentare la quota di mercato europea nel settore, attualmente ferma al 3% a causa del dominio di Cina, Giappone e Corea del Sud.
Una visione completa
Da Torino arriverà un contributo alla nascita di nuove batterie per auto elettriche. Il progetto europeo che vede protagonista il Politecnico punta sull’innovazione e la sostenibilità, con una visione completa del ciclo produttivo, dalle materie prime al riciclo.
Ricerca e sviluppo
La ricerca, come accennato, punta a ottenere batterie dalle caratteristiche innovative, con maggiore densità di energia e maggiore durata, nonché più sicure. Si sta puntando sulle litio-zolfo e litio-aria, dotandole inoltre di speciali sensori per il monitoraggio delle singole celle.
L’analisi del surriscaldamento e delle reazioni chimiche all’interno delle celle è fondamentale per anticipare possibili guasti, monitorare l’usura e allungare la vita delle batterie.
Batterie litio-zolfo
Le prospettive di sviluppo sono molto interessanti: le batterie litio-zolfo permettono di aumentare di 5 volte la capacità rispetto a quelle attuali, utilizzando un componente economico come lo zolfo, e potrebbero essere immesse sul mercato tra circa 5 anni.
Batteria litio-aria
La batteria al litio-aria promette addirittura 10 volte la densità di energia delle attuali batterie agli ioni di litio, ma necessitano ancora di altri anni di ricerca.
Caratteristiche per le auto elettriche
L’obiettivo del progetto europeo è conciliare prestazioni, affidabilità, economicità, sicurezza e salvaguardia dell’ambiente. La riciclabilità, in particolare, sarà fondamentale per l’Europa, che non dispone in abbondanza delle materie prime per la produzione di batterie, quali appunto litio, grafite, cobalto e nichel.
Il supporto delle aziende specializzate e dei centri di ricerca universitari sarà decisivo per le case automobilistiche, che sono in grado di assemblare le batterie e potenzialmente di svilupparle, ma non di partire da zero nel progetto di nuovi tipi di celle. Questa attività necessita del know-how in ingegneria chimica e dei materiali che si può attingere negli atenei tecnici di prestigio come il Politecnico di Torino.
Le batterie delle auto elettriche dovranno essere prestazionali, affidabili, economiche, sicure ed eco-sostenibili.