Il caso doping Iannone è risultato positivo?
Le analisi lo confermano, ora rischia la carriera.
Contro-analisi per il caso doping Iannone : viene confermato lo steroide.
Nulla è ancora trapelato e in un’intervista alla Gazzetta dello Sport ha parlato l’a.d. di Aprilia Massimo Rivola.
Il massimo esponente della casa veneta ha detto che a Noale credono in Iannone, ma anche nella legalità. Sull’eventuale sostituto c’è già pronto Bradley Smith, tester Aprilia.
Le dichiarazioni di Massimo Rivola sulla sospensione per doping:
“Siamo dalla parte del nostro pilota, ma per Aprilia il rispetto delle regole è sacro: nessun processo a priori, prima aspettiamo la sentenza. Per noi la legalità è un baluardo, supportiamo Iannone perchè non abbiamo mai dubitato di lui. Se ha sbagliato è giusto che paghi, ma evitiamo conclusione legate all’esposizione mediatica del pilota. In caso di squalifica la scelta di Smith sarebbe la più scontata. A questo punto non ci sono molti piloti pronti: 6 mesi fa forse Rea poteva essere un’opzione. Lorenzo sarebbe stata una bella storia ma credo vada a fare il tester in Yamaha. Decideremo appena avremo la sentenza, un conto è uno stop di 3 mesi, un altro di 6. Perdere Iannone sarebbe una cosa grave, ci ha aiutato a capire cosa non va e ad avere una moto veloce sulla distanza.”
Una riduzione di pena rispetto allo standard è infatti possibile solo se l’atleta dimostra che il prodotto si è introdotto nel suo organismo in maniera involontaria. E col drostanolone nessuno c’è ancora riuscito.
Per il caso doping Iannone viene quindi confermata la positività del campione prelevato. Si punta alla pena ridotta, ma Aprilia guarda altrove per la prossima stagione della moto GP 2020.