Le flotte aziendali cambiano, l’ibrido avanza e rallenta l’elettrica
Come muoversi?
L’IBRIBO CONQUISTA
Nelle flotte aziendali l’ibrido conquista sempre più consensi, mentre sull’elettrico ci sono ancora molti dubbi. Al boom registrato nel 2018 dalla mobilità elettrica (+150 per cento solo nei primi dieci mesi dell’anno), le aziende purtroppo continuano a percepire l’auto elettrica con i limiti che si porta come retaggio nel tempo, autonomia insufficiente, carenza delle infrastrutture di ricarica, limitata scelta di modelli sul mercato. Questo limita fortemente la crescita del mercato.
La stima di crescita per questo 2019, grazie anche all’effetto degli incentivi, non sembra poter smuovere un mercato inerme. A crescere è invece l’ibrido, che continua a diffondersi anche in ambito aziendale.
La quota delle auto elettriche cresce dallo 0,5 del 2016 all’1,6 del 2018, (percentuali sul totale dei veicoli in parco),le auto ibride invece, sono passate dallo 0,7% al 2,3 per cento.
L’IBRIDO CORRE ANCHE NEL NOLEGGIO
A fronte del crescente favore espresso da aziende e fleet manager, anche dai noleggiatori arriva la conferma di una crescita importante per l’ibrido. Il noleggio a lungo termine lo scorso anno ha raggiunto il 27,3 per cento del totale, tre volte tanto rispetto a quelle benzina. Nella classifica delle auto più noleggiate i modelli ibridi: Mini Cooper S E Countryman ALL4 plug in Hybrid, Toyota CH-R Hybrid e Toyota Yaris Hybrid.
IL NOLEGGIO, UNA VALIDA ALTERNATIVA
L’avanzata del noleggio a lungo termine, abbinata alla progressiva affermazione delle motorizzazioni alternative, trova conferma nei numeri di contratti nel 2018. Punti a favore, sicuramente quelli della certezza di guidare sempre auto nuove, insieme alla manutenzione programmata e ai tanti servizi inclusi nel canone mensile, contribuisce in maniera tangibile alla riduzione delle emissioni di CO2.