Elaborazioni al massimo dalla Tomita Yume
Tomita Yume, noleggio a lungo termine
I giapponesi sono un popolo “strano”, molto devoti alle tradizioni, alla calma, alle regole…….. Ma poi quando si tratta di auto, sono dei veri “tamarri di prima categoria”.
La Tommykaira fu fondata nel 1968 con la fusione (in stile goku) del nome Yoshikazu Tomita e Kikuo Kaira.
Inizialmente si occupava dell’importazione di auto “esotiche” europee ed americane in Giappone. Più tardi, nel 1987, termina l’importazione e vendita di auto estere, spostando le proprie energie nella modifica di auto di serie proponendole con il proprio marchio (come la RUF con le Porsche) iniziando da una Mercedes, precisamente il modello 190E, con il nome di Tommykaira M19 La Mercedes sarà anche l’unica auto non giapponese elaborata dalla Tommy Kaira, in quanto nello stesso anno venne realizzata la Tommykaira M30 (su base Nissan Skyline R31) e da quel momento in poi l’azienda si concentra solo su automobili di produzione giapponese. Svilupperà poi altre auto come ad esempio la Tommykaira M20 (su base Subaru Impreza) e la Nissan March
(equivalente giapponese della Nissan Micra), denominata Tommykaira M13.
Nel 1995 venne presentata di quella che sarebbe divenuta la prima auto prodotta dalla Tommy Kaira, la ZZ. Prodotta in Inghilterra, precisamente a Norwich dalla Tomita Auto UK Limited e venduta nel solo mercato giapponese, la Tommy Kaira ZZ, venne realizzata in soli 206 pezzi tra il 1996 ed il 1999.
Fortemente voluta dal presidente che voleva riuscire a riportare, su un’auto omologata stradale, le sensazioni che provava alla guida delle monoposto e delle auto da competizione con cui aveva corso nella sua carriera. Realizzata attorno ad un leggerissimo telaio a vasca in alluminio, con sospensioni a doppio quadrilatero e mossa da un motore derivato dalla Nissan SR20DE aspirato, la ZZ fa della leggerezza il suo punto forte. Gli ingeneri modificarono l’alimentazione portandola dall’originale iniezione ad un più classico sistema a carburatori e rivestirono l’auto con gusci di vetroresina. L’ago della bilancia si fermò a soli 690kg nella prima versione spider, a cui seguì a breve una versione con anche un tetto rigido asportabile che faceva aumentare il peso di qualche chilo portandola a 710 kg. La piccola ZZ si presenta totalmente esposta agli agenti atmosferici, in quanto sprovvista di finestrini, ed il piccolo tetto asportabile sopra la copertura motore ripara appena un pochino dall’improvvisa pioggia che potrebbe colpirvi durante il vostro giro.