Tesla delude ancora sul mercato, brutto “tonfo a wall street”
La Tesla apre l’anno con un tonfo in borsa.
LA TESLA DELUDE PER L’ENNESIMA VOLTA.
Questa volta i guai della nota casa automobilistica intaccano il portafoglio dei visionari che credono (ancora) nel progetto del folle Elon Musk.
Gli ultimi dati ufficiali evidenziano consegne in calo e inferiori alle attese, i dati “ufficiali” forniti segnano vendite pari a 63 mila veicoli, nel primo trimestre del 2019. I dati negativi si ripercuotono come in un Go Down sulla quotazione in Borsa, il titolo chiude in calo dell’8,23%.
Le consegne restituiscono un dato di 50.900 unità per il nuovo Model 3, la piccola vettura di “massa” della casa, e di 12.100 esemplari di Model S e Model X.
LA NUOVA TESLA MODEL Y
La Model Y è stata accolta con un “sentimento” misto di critiche e sospiri di sollievo. Derivando dalla Model 3, la nuova Y ne è di fatto la variante a “ruote alte”, senza le porte ad apertura ad ali di gabbiano. Grazie alla Model Y, inoltre, Testa conta di tagliare finalmente il traguardo del milione di vetture vendute l’anno già preventivato con l’arrivo della Model 3 ma che per i noti problemi produttivi non è riuscita a centrare quest’obiettivo
TESLA, SUPERCHARGING V3
In Tesla evolvono il sistema di ricarica rapida con il Supercharging V3, una nuova architettura pensata per ridurre ulteriormente i tempi di ricarica delle proprie auto elettriche.
Grazie ad una power cabinet da 1 MW consente di ricaricare le Tesla con una potenza massima erogata di 250 kW. Supercharger forniscono energia rapidamente e rallentano gradualmente man mano che la batteria si ricarica. L’auto avvisa quando ha accumulato abbastanza energia per continuare il viaggio e una ricarica superiore all’80% non è in genere necessaria.