Papamobile dal valore inestimabile
Citroën C6 “Lictoria Sex”, papamobile dal valore inestimabile, la vettura donata nel 1930 a Papa Pio XI eccezionalmente esposta al pubblico.
In occasione dei festeggiamenti per i 100 di Citroën che vedono coinvolti tutti i concessionari a quest’anniversario a partire dal 4 luglio.
Questa papamobile era stata realizzata appositamente per il Vaticano, costruita dall’azienda milanese SAICA per il “Papa milanese”, ovvero per Pio XI, al secolo Achille Ratti, nato nel 1857 a Desio (città alle porte del capoluogo lombardo), che ricevette la vettura in Vaticano il 9 giugno 1930.
Questa vettura è praticamente nuova: ha percorso soltanto 192 km come si vede dal contachilometri originale. Non è mai uscita dai musei vaticani durante il periodo di sua attività
INTERNI La “Lictoria Sex”, pur mantenendo immutata all’esterno la sua configurazione classica, fu allestita all’interno con una chiara lettura funzionale e iconografica. L’interno fu preparato dunque secondo lo sfarzo del cerimoniale pontificio, che prevedeva il trono, il cielo e il suppedaneo, ossia una piccola pedana per appoggiare i piedi.
TRONO Il trono occupa il fondo della vettura, come in una sala, e domina con la sua mole lo spazio interno. Ha di fronte due strapuntini, che, in occasione di un lungo viaggio, possono trasformarsi in sedie. La sproporzione fra il trono Papale e i sedili accentua la maestosità dell’abitacolo.
Trono papale Citroën C6 Lictoria Sex Papa Pio XI
Altro elemento distintivo è dato dal cielo che porta la iconografia classica della raffigurazione dello Spirito Santo in forma di colomba, da cui si dipartono raggi di luce. La stessa immagine è presente nelle carrozze Papali. Il suppedaneo, che ha la funzione e la ideologia di non far poggiare i piedi per terra, è ottenuto dall’altezza della vettura, che si sostiene sulle quattro ruote.
Inoltre, all’interno vi è un tappetino a griglia di metallo dorato. Secondo il costume, i sandali o le scarpe del Papa portavano, infatti, una croce ricamata, su cui, nell’atto della prostrazione, veniva dato il bacio. I gradini della vettura permettono di potersi inginocchiare.
L’abitacolo della vettura presenta ulteriori connotati iconografici e funzionali, specifici per un Pontefice. Lo scrigno centrale, collocato di fronte al seggio papale, rinserrava il breviario, ossia la raccolta di preghiere che il sacerdote deve recitare, a seconda delle ore della giornata. Al sommo dello scrigno era fissato un orologio d’oro, poi scomparso.
La porticina dello scrigno, che abbassandosi forma una mensola, reca ad intarsio l’immagine diS. Cristoforo che porta sulle spalle il Cristo Infante, il Santo protettore degli automobilisti.
L’arredamento interno è ispirato al salotto del ‘700 veneziano. I pannelli di legno nascondono piccoli armadi, un tempo corredati di cristalli di Boemia e di argenteria lavorata a sbalzo o a cesello. Per l’illuminazione, situata ai lati del seggio Papale.
A disposizione del Papa è posto sulla destra anche un quadro di comando, formato da una serie di bottoni, che consente di impartire gli ordini di marcia al guidatore, attraverso scritte luminose che appaiono sul cruscotto.
Abitacolo stile ‘700 Citroën C6 Lictoria Sex Papa Pio XI
ESTERNI All’esterno, la vettura mantiene immutate le caratteristiche della produzione di serie: la forma, con il correre delle linee orizzontali, e il frontale, dal classico radiatore Citroën. L’auto ha un tono cupo di amaranto, con dorature nelle parti metalliche e nei gruppi ottici.
L’arma pontificia, composta dalle chiavi decussate e dal triregno, compare in più parti: dalle maniglie degli sportelli, all’arma che occupa il lunotto posteriore, situato alle spalle del Pontefice. Ai lati di ciascun fanale, è fissata l’asta portabandiera costituita da un cilindro cavo da cui, svitando il tappo di coronamento, si estraggono i guidoncini bianco-gialli con le armi del Papa.
Stemma pontificio sulla papamobile Citroen
Originariamente sul bordo superiore delle portiere era dipinto lo stemma di Papa Ratti, mentre attualmente si trovano dipinte con vernice le armi del successore Pio XII, che probabilmente non usò mai l’auto. La targa conserva, invece, l’arme di Pio XI.
Stemma Citroën e griglia del radiatore dorata Citroën C6 Lictoria Sex Papa Pio XI
Restauro Citroën Lictoria Sex
RESTAURO Nel 1992, la vettura fu sottoposta a restauro da parte di Citroën Italia. A quell’epoca, il contachilometri della vettura segnava 156: di fatto, la C6 “Lictoria Sex” non era stata più utilizzata né da Pio XI né dai successori.
Il restauro della C6 “Lictoria Sex” è durato quattro anni ed è stato realizzato nella sede dell’Autoparco della Città del Vaticano dai tecnici di Citroën Italia con la supervisione storico-artistica dei Monumenti Musei e Gallerie Pontificie. I lavori, iniziati il 14 ottobre 1992, si conclusero dopo 438 giorni lavorativi. L’autovettura fu riconsegnata al Padiglione delle Carrozze del Museo Storico Vaticano il 17 settembre 1996
Citroën C6 prima auto a sei cilindri
La Citroën C6 è stata anche la prima auto a sei cilindri del Marchio, che, presentato al Salone di Parigi del 1928, rimase in gamma fino al 1934. La sigla è composta dalla iniziale di Citroën seguita dal numero dei cilindri.
La C6 fu progettata soprattutto per il mercato americano e francese. Nel maggio 1929, la C6 divenne C6E (la E sta per “elargie”): più lunga di cm 7 ed allargata in proporzione, con finiture esterne ed interne più attraenti. La Papamobile di Papa Pio XI era proprio una Citroën C6E.