Quali sono i Sistema Anti-Abbandono 2020 omologati
Quali sono i Sistema Anti-Abbandono omologati per il 2020
Il 7 novembre i genitori Italiani si sono trovati il “sorpresone”, è scattato infatti, l’obbligo di legge di usare i “dispositivi anti-abbandono” quando si viaggia in auto con a bordo bambini fino a quattro anni di età.
L’uso dei dispositivi anti-abbandono è oggi previsti dalla legge 117/2018, non è solo una misura salvavita, ma anche un gesto di civiltà. Purtroppo come in molti altri casi, dal punto di vista tecnico la cosa non è stata gestita in maniera “perfetta”:
Dispositivi anti-abbandono, gli incentivi quanto valgono?
Sono previsti degli incentivi economici all’acquisto, ma non sono ancora disponibili
Dispositivi anti-abbandono, specifiche tecniche?
I dispositivi anti-abbandono sono ormai obbligatori, questa per ora l’unica cosa certa, ma le specifiche tecniche sono quanto meno fumose. C’è un periodo di adeguamento di 120 giorni dall’entrata in vigore dell’obbligo, ma tale obbligo decorre comunque il primo luglio 2019, i dispositivi devono essere conformi alle indicazioni Decreto 122 del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti del 2 ottobre 2019, ma non è prevista alcuna omologazione.
NESSUNA OMOLOGAZIONE?
Non è prevista nessuna omologazione dei dispositivi anti-abbandono, devono semplicemente rispettare le indicazioni tecniche allegate al decreto ministeriale. Un dispositivo antiabbandono è praticamente”Un dispositivo di allarme, costituito da uno o più elementi interconnessi, la cui funzione principale è quella di prevenire l’abbandono dei bambini, di età inferiore ai quattro anni”. Una circolare del Ministero dell’Interno del 6 novembre diramata a tutte le Prefetture italiane, conferma che “Non essendo prevista l’omologazione dei dispositivi, per verificarne la regolarità occorre appurare che gli stessi siano rispondenti alle specifiche tecnico-costruttive e funzionali fissate nel decreto ministeriale.
A questo punto c’è da chiedersi quali dispositivi comprare, per non rischiare le multe. I seggiolini con i sensori già integrati di fabbrica sono praticamente impossibili da trovare, quindi la maggior parte dei guidatori con figli piccoli a bordo sarà costretto a ripiegare sui sensori aggiuntivi. I prezzi sono relativamente bassi: si parte da meno di trenta euro per un sensore da agganciare alla cintura e difficilmente si superano i cento euro per un buon tappetino.
GLI INCENTIVI STATALI?
Nella legge di bilancio 2019 il Governo ha inserito uno stanziamento da 15 milioni di euro per il 2019 (più un altro milione, per il 2020), per offrire un contributo per l’acquisto di un massimo di 560 mila dispositivi anti-abbandono. Questi incentivi, però, verranno erogati in base a parametri da stabilire con un ulteriore decreto del Ministero dei trasporti, che ancora non c’è. Di conseguenza, non ci sono neanche gli incentivi. Chi avrà conservato la ricevuta d’acquisto del dispositivo potrà tentare di ottenere l’incentivo, quando verrà pubblicato il decreto. Il contributo massimo, in ogni caso, sarà pari a 30 euro.
LE MULTE
—Chi, a partire dal 7 novembre 2019, circolerà con un bambino fino a quattro anni su un seggiolino senza dispositivo antiabbandono, di qualunque tipo, sarà sanzionato con multe da 81 a 326 euro, ai quali si aggiunge la decurtazione di 5 punti dalla patente. In caso di recidiva entro due anni, è prevista la sospensione della patente da un minimo di 15 giorni ad un massimo di due mesi.
LO SPIRAGLIO per evitare le multe
—Tuttavia il ministro per le Infrastrutture Paola De Micheli ha aperto uno spiraglio sulle sanzioni: “Le sanzioni sono previste dalla legge 117, votata all’unanimità dal Parlamento italiano, ed entrano in vigore per legge insieme all’obbligo. Per dare più tempo per adeguarsi all’obbligo è necessario un altro intervento di legge, quindi stiamo studiando in quale decreto inserire l’emendamento che potrà essere del governo o della maggioranza, perché sia il Partito Democratico che altri partiti si sono detti disponibili a posticipare l’entrata in vigore delle sanzioni”.