Crisi auto coronavirus 2020, Milano riapre
Milano, cambia la mobilità
Greta Thunberg, a poche ora dall’annuncio dato dal Guardian, elogia in un tweet l’ambizioso piano Strade aperte di Milano per la mobilità attiva, che prevede la riconversione di 35 chilometri di strade in piste ciclabili e aree pedonalizzate entro l’estate. Obiettivo: evitare che nella cosiddetta fase 2, quella in cui l’uso del trasporto pubblico, della metro, ma anche di altre forme di mobilità come il car sharing potrebbero essere sostituiti da un massiccio ritorno all’uso dell’auto privata. Una situazione che vedrebbe Milano e i suoi cittadini soffocati da traffico ed emissioni. E Greta non è l’unica a fare il tifo per l’ambiziosa iniziativa.
Un modello che potrebbe rivelarsi “un’opportunità irripetibile – ha aggiunto Sadik-Khan – per ripensare il tessuto urbano delle nostre città”, dove le strade non sono più pensate solo per le auto, ma soprattutto per le persone, che potranno muoversi con più sicurezza. Ma la tendenza a contenere l’uso dell’auto nel post emergenza è diffusa un po’ ovunque. Nel Regno Unito, a Brighton, il lungomare è stato riaperto solo a pedoni e ciclisti dalle ore 8 alle 20. A Barnes, Londra, hanno ridotto la sede stradale per far spazio alla pedonalità e assicurare in una delle vie più frequentate per lo shopping la distanza sociale. Anche in Irlanda, a Dublino, spazi di carico e scarico al porto e parcheggi saranno sottratti alle auto con lo stesso obiettivo.
Milano ha annunciato la trasformazione di 35 chilometri di sede stradale in piste ciclabili e spazi dedicati alla pedonalità. Il piano Strade aperte, annunciato martedì, comprende infatti la realizzazione, anche temporanea, di piste ciclabili realizzabili in poco tempo e a basso costo, insieme all’ampliamento o alla nuova realizzazione di marciapiedi, l’ampio ricorso a Zone 30 per limitare la velocità delle auto e in genere la creazione di aree dedicate a pedoni, ai ciclisti e alla micromobilità. Secondo le anticipazioni i cantieri del progetto Strade aperte potrebbero aprire già prima dell’estate, a cominciare da un tratto di 8 chilometri di corso Buenos Aires – una delle strade dello shopping più importanti della città – con la creazione di nuova pista ciclabile e un ampliamento dei marciapiedi.
“Dovremmo accettare che per mesi o forse un anno ci sarà una nuova normalità e dobbiamo creare le condizioni per vivere questa nuova normalità per tutti”.