Fiat Tipo 2.0 16v
Vediamo come “gira” l’auto di Montalbano
L’auto di Montalbano, una vecchia Fiat Tipo 2.0 16v.
Le forze di polizia italiane hanno utilizzato la Tipo come auto di servizio sin dai primi anni novanta. In particolare la Polizia di Stato ha utilizzato la Tipo fino a metà anni duemila, sia come volante sia come auto destinata a servizi di altro genere. Anche Carabinieri, Guardia di Finanza, Corpo Forestale dello Stato e Vigili del Fuoco hanno avuto in dotazione le Tipo, destinate ai servizi di trasporto degli Ufficiali e come servizi ordinari di routine; il loro colore era solitamente Blu Ministeriale mentre era rossa per i VVF.
La Tipo è stata la prima Fiat di grande serie ad adottare la carrozzeria completamente zincata. Fra i punti di forza della Tipo vi erano la versatilità di impiego, lo spazio interno in rapporto alle dimensioni esterne, ed un’impostazione stilistica semplice ed allo stesso tempo molto innovativa per l’epoca, caratterizzata dalla presenza di linee slanciate, dall’ampia vetratura e da altri particolari legati ad esigenze di tipo funzionale.
A tal proposito, degno di nota è il portellone posteriore, realizzato in vetroresina per poterlo sagomare a piacimento, molto arrotondato per i tempi e con conseguente diminuzione di peso; il cui disegno, assieme agli smussi degli spigoli e alle rotondità (vedi montante parabrezza che curva verso il tetto senza fare angolo) contribuisce all’efficienza aerodinamica della vettura. Nella classica conformazione berlina a 5 porte la Tipo aveva l’abitacolo più ampio della sua classe ed un capiente bagagliaio (350 dm3), e, soprattutto, una migliore qualità di costruzione e una forma ben differente dallo stile europeo offerto dalle dirette concorrenti del periodo.