Quali sono i Sistema Anti-Abbandono 2020
Quali sono i Sistema Anti-Abbandono omologati per il 2020
L’obbligo di montare sulle auto che trasportano dei bambini fino a 4 anni di età un dispositivo anti-abbandono ha fatto impazzire le chat di Whatsapp delle mamme di tutta italia.
Il dispositivo è stato concepito per evitare che i bambini possano essere accidentalmente dimenticati in auto, Questi dispositivi possono essere integrati all’interno dei seggiolini per auto, nelle automobili stesse oppure indipendenti e acquistabili a parte. Come capita spesso però la disinformazione e la troppa fretta nel pubblicare la normativa, ha creato un caos nelle famiglie, c’è stata una vera e propria caccia al dispositivo.. Tutto questo in MODO IMMOTIVATO! Vediamo perchè
In generale dal regolamento di attuazione dell’obbligo è chiaro che, per essere considerati validi, i dispositivi anti-abbandono debbano rispettare alcune condizioni:
- devono attivarsi automaticamente a ogni utilizzo senza bisogno che il conducente compia ulteriori azioni
- devono dare un segnale di conferma di avvenuta attivazione
- in caso di abbandono devono attivarsi con segnali visivi e acustici o visivi e di vibrazione e i segnali devono essere percepibili o all’interno o all’esterno del veicolo
- Inoltre è possibile che seggiolini e dispositivi anti-abbandono siano collegati allo smartphone del genitore con una app o tramite Bluetooth per inviare notifiche.
Esistono diversi dispositivi universali sul mercato già da tempo, solitamente sono delle specie di cuscinetti che si appoggiano sul seggiolino e rilevano il peso del bambino, e che si attivano quando l’auto è ferma. Sono prodotti dalle principali marche di prodotti per l’infanzia e si possono quindi trovare nei negozi più forniti di cose per bambini, o online. Ma siamo sicuri che siano quelli corretti per soddisfare i parametri imposti dalla nuova norma?
Alcuni vanno collegati alla presa accendisigari e cominciano a suonare appena la macchina viene spenta se il sensore rileva ancora il peso del bambino. Altri invece si attivano inviando notifiche allo smartphone quando il genitore si è già allontanato.
Questi dispositivi potrebbero non rispettare in pieno la normativa imposta dal nuovo regolamento di questo 2020, che dice che non devono alterare l’omologazione dei seggiolini e quindi la sicurezza. Quindi, anche se teoricamente tutti i dispositivi possono essere utilizzati su tutti i seggiolini, molte aziende insistono sul fatto che per i loro seggiolini nessun dispositivo può andare bene eccetto quello da loro venduto.
Si tratta di una “mera” speculazione commerciale? Potrebbe sembrare, ma la norma non definisce questa casistica, quindi onde evitare spese inutile, per poi ritrovarsi un dispositivo inutilizzabile, forse è meglio attendere tempi più “chiari”.
I dispositivi di terze parti possono alterare l’omologazione dei seggiolini? secondo gli esperti di Altroconsumo comunque un cuscinetto di pochi millimetri di spessore non interferisce sulla sicurezza di un seggiolino, di qualsiasi marca esso sia.
Seggiolini con sistemi anti-abbandono integrati omologati normativa 2020
Non sono tantissimi i modelli di seggiolini auto che già prevedono il sistema di anti abbandono. Tra questi il modello Oasys UP BebèCare di Chicco ha dei sensori che, in caso di abbandono, inviano una notifica tramite Bluetooth (che deve quindi essere sempre attivo) alla app Chicco BebèCare che i genitori devono scaricare sullo smartphone.
Ieri il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha annunciato che per ridurre la spesa per l’acquisto di seggiolini anti-abbandono o di dispositivi a parte per le famiglie, è stato istituito un fondo apposito nel recente decreto fiscale: il contributo economico sarà di 30 euro per ogni sistema anti-abbandono acquistato. Nei prossimi giorni verrà approvato un decreto per stabilire le modalità per ottenere il contributo.
Quindi non correte a comprare il primo modello che vi viene proposto dalle pubblicità di Google, ma attendete il contributo e un chiarimento per quanto riguarda i parametri che questi dispositivi dovranno soddisfare in “toto”.