ZAZ 965, dalla Russia con Amore
ZAZ 965, un copia e incolla della Fiat 600
ZAZ 965, dal passato una icona dell’unione sovietica.
La ZAZ 965, chi non la conosce? Credo in molti, ma i più attenti avranno notato un forte somiglianza con la Nostra Fiat 600.
Venne presentata al pubblico nei mitici anni 60, un paio. I suoi costruttori guardavano ad una sola cosa _(in stile russo) la concretezza. La ZAZ 965 è stata progettata con l’intento di diventare l’autovettura della motorizzazione di massa dell’Unione Sovietica, la 965 prende il meglio (o peggio) dall’italiana Fiat 600.
Non un caso che la ZAZ 965 assomigliasse in modo così evidente alla fiat 600, dopo anni, i file secretati sono stati svelati, l’ordine di prendere spunto dall’utilitaria torinese venne direttamente dal Ministro del trasporti del Governo sovietico, senza nessun tipo di accordo con la Casa di Torino.
Le uniche note di originalità della 965 derivavano dalla coda (con un piccolo terzo volume, appena abbozzato), dai convogliatori d’aria (sulla parte posteriore delle fiancate) due vistose prese d’aria a forma di orecchio d’elefante sulla fiancata e dal motore V4 raffreddato ad aria, dotato di albero controrotante per smorzare le vibrazioni. Il cambio era un convenzionale manuale a 4 rapporti.Le prestazioni non erano certamente da top di gamma, velocità massima di 80 km/h, raggiungibili grazie ai 23cv erogati dal motore di 733cm³,. La 965 A rimase in produzione fino al 1973.
La ZAZ 968M
Nel 1967 la 965A venne affiancata da un nuovo modello, la 966. Pur conservando la meccanica, sostanzialmente invariata, della 965, la 966 aveva una carrozzeria completamente nuova e più moderna. Anche questa volta, tuttavia, la vettura ricalcava pesantemente un modello occidentale: la NSU Prinz. Gli unici elementi d’originalità erano i convogliatori a orecchio d’elefante, i gruppi ottici posteriori circolari e il massiccio fregio frontale (finta mascherina) cromato. Dal punto di vista tecnico l’unica novità era il lieve potenziamento del motore di 887 cm³ (da 26 a 30 cv), grazie all’adozione di un diverso carburatore. Nel 1972 venne lanciata la 968, con motore di cilindrata maggiorata a 1197 cm³ (42 cv) e lievi modifiche estetiche rispetto alla 966 (diverso fregio frontale e nuovo profilo laterale lucido). Nel 1974 la 966 uscì di scena, mentre nel 1978 debuttò la 968M.
Rispetto alla 968 precedente, la M presentava alcune piccole modifiche estetiche, nuovo frontale bombato con l’adozione degli indicatori di direzione al centro tra i due gruppi ottici, paraurti con cantonali in plastica, eliminazione dei convogliatori d’aria posteriori sostituiti da due piccole prese d’aria stampate direttamente sulla fiancata, nuovi fanali posteriori rettangolari, soppressione dei due piccoli sfoghi d’aria tra i fari posteriori in favore di una presa d’aria sul cofano posteriore con sfogo situato sotto la targa posteriore; le modifiche meccaniche invece consistevano nell’adozione di un nuovo sistema di raffreddamento con presa d’aria sul lato sinistro.